Mal di logistica?

Foto di pezzi di macchinari industriali in cassette di plastica grigia.
Un valore aggiunto di 85 miliardi di euro, 1.1 milioni di lavoratori e una movimentazione che cuba 887 miliardi di euro di interscambio commerciale dell’Italia con il mondo. Questo è il quadro della logistica nazionale, leva essenziale per garantire l’efficienza complessiva della filiera manifatturiera. Ma è un processo efficiente quella della logistica oggi in Italia? Se lo sono chiesti Uirnet (la società del Mit incaricata di realizzare e gestire la Piattaforma Logistica Nazionale Digitale) e il concessionario di servizi Logistica Digitale. La risposta purtroppo è stata negativa.

Parrebbe che le attuali inefficienze sul fronte infrastrutturale e logistico si traducano ogni anno in perdite per valori compresi tra 25 e 35 miliardi di euro, equivalenti all’1,5-2% del Pil italiano.

Il riguadagno di efficienza proposto vede ancora una volta nell’utilizzo degli strumenti digitali uno degli asset portanti in grado di creare un ecosistema integrato e funzionale. Un secondo puntello è l’attivazione di meccanismi di monitoraggio continui che verifichino le performance dei singoli attori e, soprattutto, siano in grado di raccogliere, esaminare e gestire i flussi di dati che vengono dal campo per impostare politiche e decisioni improntate a efficienza ed efficacia.