Per una formazione che serva veramente

Foto di uno stagista di Calzoni Assemblaggi al computer.
Anche nel settore industriale, come in tutti in tutti i mercati, esiste un tema critico. Come allineare la formazione alle esigenze espresse da contesti sempre più digitali e guidati dalle tecnologie innovative.

Cominciamo con il dire che, seppure con tutti i suoi limiti, dimezzare l’alternanza scuola-lavoro, nemmeno più indispensabile per accedere alla maturità, come previsto con l’ultima legge di Bilancio, non pare un’idea brillante per affrontare il problema.

Come sempre è il confronto con gli altri Paesi che può suscitare qualche riflessione. A partire dalla manifattura più forte d’Europa, quella tedesca. In un recente meeting tenutosi in Italia, Katrin Helber, direttrice di Dual Concept, società di formazione della Camera di Commercio italo-germanica, ha affermato: 
"In Germania, diversamente che in Italia, per legge sono le Camere di Commercio tedesche a certificare la formazione professionale a livello nazionale. Crediamo che l’Italia debba sviluppare maggiormente il sistema di formazione duale tedesco. Noi non teniamo corsi, ma ascoltiamo le esigenze di formazione delle imprese, stiliamo un piano formativo e cerchiamo l’ente di formazione più idoneo con cui svilupparloRiteniamo che sia fondamentale – ha aggiunto Helber – allineare la formazione scolastica con le competenze che richiedono le aziende. Questo è l’unico modo per raggiungere un’alta occupabilità dei giovani. I nostri programmi prevedono che almeno il 50% delle ore di formazione sia svolto in azienda".